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Horizon 2020: agroalimentare e ICT, aperto nuovo bando transnazionale per progetti di ricerca

Sono aperte le candidature per il bando ERANET COFUND ICT-AGRI-FOOD, destinato a progetti di ricerca transnazionali sul tema dell'applicazione delle tecnologie digitali al settore agro-alimentare. L'iniziativa, cofinanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, mira a favorire la collaborazione tra ricercatori, decision makers e attori della filiera agroalimentare per favorire il contributo delle tecnologie digitali alla transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili e resilienti. L'obiettivo specifico del bando è favorire l'uso di dati su impatto ambientale, origine, nutrizione, sicurezza e integrità provenienti da tutta la filiera per lo sviluppo delle tecnologie digitali a beneficio di tutti i soggetti interessati. Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali parteciperà al bando con risorse destinate ai gruppi di ricerca nazionali che risulteranno vincitori, pari a 300.000 euro.

La call si rivolge a progetti rientranti in uno dei seguenti ambiti tematici: 

  1. Topic 1 - Realizzare piattaforme e soluzioni ICT data-driven per migliorare la sostenibilità dei sistemi agroalimentari

  2. Topic 2 - Individuare ed affrontare gli ostacoli all'adozione delle ICT nei sistemi agroalimentari

Il bando, rivolto ad istituti di istruzione superiore, organismi pubblici di ricerca, organizzazioni no-profit ed imprese, si svilupperà in due fasi:

  • pre-proposal: fase di presentazione della proposta preliminare, con scadenza 30 marzo 2020;
  • full proposal: solo i gruppi di ricerca che avranno ricevuto il maggior punteggio sulla proposta preliminare potranno accedere a questa fase, per la quale saranno invitati a presentare una proposta completa.

Caratteristiche del progetto

Le proposte progettuali dovranno tenere in considerazione le seguenti caratteristiche: 

  • Approccio multi-attore: i progetti di ricerca dovranno coinvolgere, fin dall'inizio, diversi attori e stakeholder (come agricoltori, trasformatori alimentari, rivenditori, logistica, consulenti, consumatori, industria, organizzazioni della società civile e responsabili politici), garantendo la loro partecipazione e la trasparenza nella comunicazione.
  • Approccio interdisciplinare/transdisciplinare: i progetti dovranno contemplare diversi punti di vista, coinvolgendo discipline al di fuori della rete esistente. Nel consorzio potrebbero essere inclusi data scientis e scienziati sociali, agronomici, economici ed ambientali provenienti da università, istituti di ricerca accademici pubblici/privati, industria ed altri stakeholders.
  • Approccio di sistema integrato ed olistico: i progetti dovranno considerare le possibili interconnessioni e sinergie tra diversi aspetti o attori che influenzano direttamente o indirettamente il proprio campo di ricerca a livello di sistema (ad es. ambiente economico, ambientale, sociale, legislativo, geografico, comportamentale, commerciale). 

Il bando indiviuda, inoltre, delle questioni trasversali specifiche per consentire la transizione delle soluzioni tecnologiche digitali verso sistemi alimentari sostenibili:

  • Gestione dei dati: i progetti devono affrontare le questioni relative alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati personali e dei diritti (proprietà, accessibilità, sovranità dei dati) e i principi di Open Access nell'ambito dei sistemi agroalimentari.
  • Data standards: la disponibilità e l'accessibilità degli open data dipende in larga misura dagli standard da seguire, sia per descrivere i set di dati che per annotarli, ma la condivisione dei dati nei sistemi alimentari è spesso ostacolata proprio dalla mancanza di standard concordati. I progetti dovrebbero affrontare questo problema identificando il potenziale e i rischi per gli standard ampiamente accettati.

Chi può partecipare

Il Mipaaf finanzierà progetti di istituti di ricerca pubblici nazionali e organismi privati senza scopo di lucro, a condizione che tra i loro ambiti istituzionali e statuari sia presente "attività di ricerca" e non solo "promozione o sostegno alle attività di ricerca". Possono, inoltre, partecipare PMI e altri organismi con diversa natura statutaria con risorse proprie o esterne, se forniscono al progetto un valore aggiunto. Lo stesso istituto di ricerca (ma non la stessa persona/gruppo di ricerca) può richiedere il finanziamento di più di un progetto per entrambi i Topic.

Costi ammissibili 

Le istituzioni selezionate saranno finanziate fino al 99% dei costi ammissibili approvati. Sono ritenuti ammissibili: 

  • stipendi per il personale - per le istituzioni pubbliche/università sono ammissibili solo gli stipendi per il personale scientifico non permanente, mentre per le istituzioni private senza scopo di lucro anche quello permanente. Il personale amministrativo può essere incluso solo nell'attività di coordinamento, se l'unità di ricerca e anche coordinatrice;
  • spese di viaggio - per il personale dichiarato nel progetto;
  • materiali di consumo;
  • attività esterne - ad es. servizi di consulenza, scientifici, logistici, noleggio di macchine e/o dispositivi, ecc.;
  • attrezzature - ammissibili solo i costi per le attrezzature scientifiche da utilizzare per la durata del progetto;
  • spese generali - non più del 12% dell'importo totale dei costi sopraindicati; 
  • coordinamento - se l'istituzione italiana svolge anche il ruolo di coordinatore, il Mipaaf le corrisponderà anche una quota per il coordinamento, calcolata sul costo totale del progetto. 

Come partecipare

Gli enti interessati potranno inviare la propria proposta progettuale, entro e non oltre il 30 marzo 2020, attraverso il sito di ICT-AGRI-FOOD. Per le istituzioni pubbliche basta procedere con la procedura sulla piattaforma, mentre gli enti privati di ricerca dovranno inviare la proposta di progetto al Mipaaf, tramite PEC (aoo.cosvir@pec.politicheagricole.gov.it), unitamente ad una copia dello statuto e dell’atto costitutivo dal quale si evinca che l’attività di ricerca è fra gli scopi istituzionali e statutari dell’ente e deve essere evidente che l’attività di ricerca non è svolta a
scopo di lucro. 

Maggiori informazioni

Il bando

Linee guida per la presentazione delle proposte

 

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